Lady D, rivelazioni choc dell’ex addetto stampa: “Ecco cosa volevano fare”

Nuove indiscrezioni sulla vita travagliata della Principessa Diana. Questa volta arrivano dall’ex addetto stampa reale che svela dettagli

Arriva a cielo aperto l’ultima indiscrezione sulla vita di Lady D. Si tratta di una rivelazione che sarebbe stata pubblicata nel nuovo podcast The Scandal Mongers. L’autore dell’indiscrezione sarebbe un ex addetto stampa della Principessa Diana, il signor Patrick Jephson.

La drammatica rivelazione colpisce la Royal Family a ciel sereno e riguarderebbe il matrimonio fallito tra Lady Diana e Carlo III. Ad incuriosire non ci sarebbe solo l’ultima stagione della serie Netflix “The Crown” ma anche quanto rivelato durante la registrazione del podcast.

L’ex addetto stampa a servizio della famiglia reale inglese avrebbe rilasciato alcune indiscrezioni circa il complotto di far passare la principessa Diana per pazza.

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“Renderle la vita un inferno”, le parole dell’addetto stampa Patrick Jephson

Secondo quanto riporta Leggo, l’ex addetto stampa reale Patrick Jephson, ora 68 enne, avrebbe rivelato alcune specifiche notizie riguardanti la vita di palazzo durante gli anni a cavallo tra gli Ottanta e i Novanta.

Jephson non la lancia piccola e si riferisce esplicitamente ad una sorta di complotto che si sarebbe aggirato nei confronti della Principessa Diana. Tutto questo era utile a dimostrare che Diana fosse pazza. Molte sono le voci che corrono dietro alla salute mentale della Principessa. Si è parlato di lei come persona depressa e dei suoi problemi legati alla bulimia ma nulla è stato mai ufficializzato.

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In questo caso, però, si sarebbe fatto largo un complotto vero e proprio che la voleva infangata del proprio stesso nome. Secondo quanto rivelato dall’ex addetto stampa, Lady Diana era nel mirino della corte e tutti miravano a infangare il suo nome. La Principessa si sarebbe difesa come poteva dalle “campagne diffamatorie sistematiche sulla sua salute mentale” ma non avrebbe mai denunciato i trascorsi a palazzo.