Vitamina A. Il suo apporto dona numerosi benefici per l’organismo. Siete sicuri di introdurne a sufficienza? Quali sono le spie per capire se si ha una carenza
La Vitamina A è un composto organico, un nutriente essenziale che un organismo richiede attraverso l’alimentazione. Essa è liposolubile, ossia si diluisce in acidi grassi. Per l’essere umano è fondamentale poiché a essa sono imputabili numerosi benefici. Serve per le cellule epiteliali, favorisce la crescita delle ossa e dei denti, ha un ruolo positivo nella normale maturazione sessuale nell’adolescente e nella fertilità nell’adulto. Imprescindibile supporto per il sistema immunitario: aumenta la resistenza alle infezioni, aiuta al un buon funzionamento della vista, protegge la pelle dai danni causati dall’esposizione al sole. Inoltre, è un antiossidante, combatte i radicali liberi, e contrasta gli effetti dannosi dell’inquinamento e del fumo.
La carenza di Vitamina A potrebbe provocare difetti alla vista fino a una progressiva cecità. Si potrebbe andare incontro a difficoltà nel processo di crescita e nello sviluppo dell’organismo oltre a un’eccessiva sensibilità alle infezioni e problemi dermatologici come l’ipercheratosi follicolare.
Prima di scoprire in quali alimenti si trova la Vitamina A bisogna chiarire un punto. Semplificando, possiamo dire che ne esistono di due tipi: la forma attiva della vitamina A, ossia il retinolo, e il betacarotene (o pro-vitamina A), che è il suo precursore.
La Vitamina A proviene dai prodotti di origine animale, quindi nella carne, nel pesce e nel latte e tutti i derivati. Possiamo avere una buona fonte di betacarotene, invece, dalla frutta, dagli ortaggi di colore giallo-arancione ma anche dagli spinaci. Dosi eccessive di Vitamina A possono provocare nausea, vomito, emicrania fino a veri e propri disturbi visivi o perdita di coordinazione del movimento. Per quanto riguarda un sovradosaggio di betacarotene non ci sono effetti collaterali particolarmente disturbanti se non quello di avere una temporanea pigmentazione della pelle giallo-arancio.
Chi conduce una dieta vegana, non introducendo nessun alimento di origine animale (non solo carne o pesce ma nemmeno uova, latte, formaggio, yogurt, ecc.) dovrebbe porre attenzione a eventuali carenze e intervenire con degli integratori.
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