Chi era Franco Gatti, il popolare “baffo” dei Ricchi e Poveri: tutto sulla vita privata

Addio a Franco Gatti, il componente storico dei Ricchi e Poveri è morto all’età di 80 anni lasciando un vuoto incolmabile

Da tutti conosciuto per il suo baffo popolare e originale, Franco Gatti ha conquistato il pubblico italiano con il suo talento e la sua gentilezza. È stato uno dei componenti storici dei Ricchi e Poveri, il gruppo che oggi piange la sua morte.

L’artista è venuto a mancare all’età di 80 anni, lasciando un vuoto incolmabile. Da qualche tempo non appariva in tv, molti lo ricorderanno per la reunion del gruppo avvenuta sul palco dell’Ariston in occasione di Sanremo 2021. 

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Franco Gatti, dal baffo popolare al dolore grande vissuto negli anni

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Classe 1942, Franco Gatti da sempre appassionato di musica, ha intrapreso un percorso lavorativo che gli ha fatto ottenere importanti risultati e conoscere il successo. Tutto iniziò negli anni Sessanta, quando insieme all’amico Angelo Sotgiu cominciarono ad esibirsi nei locali della loro città, fino al 1964, quando fondarono il duo Jet. La svolta, però, arrivò più tardi, grazie all’incontro casuale con Angela Brambati e Marina Occhiena, due cantanti talentuose pronte a mettersi in gioco e a vivere nuove avventure: così nacquero i Ricchi e Poveri.

Nonostante il successo e la popolarità, il baffo del gruppo dovette affrontare molti momenti difficile che lo misero a dura prova. Il cantante nel 2013 perse il figlio ventitreenne Alessio avuto insieme alla moglie Stefania Picasso. La coppia aveva avuto anche una figlia, Federica, laureata in Giurisprudenza.

Dopo il dramma familiare, il cantante decise di allontanarsi dal gruppo musicale e dedicarsi completamente alla sua famiglia. In più interviste, però, parlò dell’accaduto, difendendo suo figlio che lo accusarono di essere un drogato.

“È contro natura che un figlio di 22 anni sia morto quando un padre di 70, pieno di acciacchi, è ancora vivo. Cerco di tener dentro il mio dolore, ma sono disperato, disperato. – aveva riferito in un’intervista per DiPiù – Lo so, lo spettacolo deve andare avanti anche con la morte nel cuore, ma ditemi voi: come faccio? Ho detto agli altri due di andare senza di me, per rispetto per il pubblico che ci ha amato e ci ama, ma anche loro si sono rifiutati”.

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