Caso Bebawi, l’omicidio della dolce vita: storia del delitto perfetto

Farouk Chourbagi, ricco industriale egiziano, venne ritrovato morto il 20 gennaio 1964. Fu subito chiaro chi furono i responsabili del suo omicidio, tuttavia riuscirono a farla franca. Una storia tanto assurda quanto vera

Caso Bebawi
Caso Bebawi (Foto da Instagram) YESLIFEMAGAZINE.IT

Farouk Chourbagi era un ricco industriale egiziano. Aveva solo 27 anni quando venne ritrovato privo di vita dalla sua segretaria il 20 gennaio 1964. Era deceduto da almeno due giorni. Si trovava nell’ufficio della società tessile di sua proprietà, la Tricotex, sito in una traversa della centralissima via Veneto a Roma.

Il suo corpo era in condizioni pietose: era stato freddato con quattro colpi di pistola con una calibro 7,65 e il suo volto appariva sfigurato dal vetriolo. Chourbagi amava il lusso e la bella vita, era un affascinante playboy, attorniato da bellissime amanti. Una di queste era Gabrielle Bebawi, detta Claire. Quest’ultima era sposata con Youssef Bebawi. Entrambi vivevano a Losanna (Svizzera) ma la donna veniva spesso nella capitale italiana proprio per frequentare Chourbagi. I coniugi si trovavano a Roma al momento dell’omicidio.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE —> Caso Lola Daviet, la 12enne sgozzata e chiusa in un baule: la nuova pista

Omicidio di Farouk Chourbagi: come i coniugi Bebawi la fecero franca

Caso Bebawi
Caso Bebawi (Foto ANSA) YESLIFEMAGAZINE.IT

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE —> Scomparsi due 15enni nel padovano: erano diretti a scuola, non sono mai arrivati

Le indagini degli inquirenti sull’omicidio si concentrarono immediatamente su Claire Bebawi. La segretaria di Farouk Chourbagi aveva rivelato di aver ascoltato qualche giorno prima una telefonata del suo capo proprio con l’amante e che in seguito apparisse molto turbato.

Inoltre, si scoprì che la donna aveva acquistato in Svizzera del vetriolo. Vennero fermati entrambi i coniugi Bebawi. Youssef confessò di aver accompagnato la moglie presso l’uffico di Chourbagi per un incontro che ponesse fine alla loro relazione. Aggiunse che Claire tornò raccontando di aver sparato all’ex amante.

Allo stesso tempo, Claire Babawi riportò la storia opposta, ossia che fu il marito Youssef a sparare a Farouk, togliendogli la vita e sfigurandolo con il vetriolo. I due finirono sotto processo. A difendere la donna fu Giovanni Leone che sarebbe diventato il futuro Presidente della Repubblica. Il legale di Youssef non era da meno; si trattava di Giuliano Vassalli, futuro Ministro di Grazia e Giustizia nonché padre del nuovo Codice Processuale Penale.

In primo grado si arrivò a un duplice verdetto di assoluzione: accusarsi a vicenda fu la salvezza per entrambi. Non si riuscì a stabilire di chi fosse la responsabilità per insufficienza di prove.

Caso Bebawi
Vetriolo (Foto da Canva) YESLIFEMAGAZINE.IT

In appello, però, la situazione venne ribaltata: fu emessa una condanna a ventidue anni di carcere per lui e vent’anni per lei. Tuttavia, scapparono all’estero e non fu possibile chiedere l’estradizione. Che avessero premeditato tutto fin dall’inizio? Sarebbe davvero un delitto perfetto.

Impostazioni privacy