Bestie di Satana: il fatale errore dei killer che fece crollare il castello di carta

Bestie di Satana. Tra gli omidici più cruenti perpretrati nel nostro Paese vi furono quelli che videro come protagonista questo gruppo di assassini seriali e satanisti, operanti nella provincia di Varese

Bestie di Satana Varese seriel killer
Bestie di Satana Bestie di Satana (Foto da Instagram) YESLIFEMAGAZINE.IT

Omicidio di Mariangela Pezzotta

Mariangela Pezzotta aveva solo 27 anni quando fu brutalmente uccisa. Era il 24 gennaio 2004 quando la ragazza fu invitata con un pretesto dal suo ex ragazzo, Andrea Volpe, nella sua nella baita di Golasecca. In casa vi era anche la nuova compagna di Volpe, tale Elisabetta Ballarin. I due erano completamente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Assassinarono la Perrotta con due colpi di arma da fuoco al volto e la terminarono a badilate. Il corpo fu occulato. 

Bisognava fare sparire l’automobile della vittima. Il piano era far immergere il veicolo nel canale Villoresi vicino alla diga di Panperduto. Alla guida vi era Elisabetta Ballarin, troppo alterata, però, a causa della massiccia assunzione di cocaina ed eroina. Andò a sbattere contro un muro trovandosi prossima al collasso. Andrea Volpe diede l’allarme inscenando un’aggressione. Alle forze dell’ordine, però, fu presto chiara la situazione in cui si trovavano i due giovani. Portarono la Ballarin in ospedale la quale, ancora sotto l’effetto della droga, confessò di aver ucciso Mariangela Pezzotta. Al delitto partecipò anche Nicola Sapone, amico della coppia. L’errore fatale mise in moto le indagini che portarono a galla le atrocità commesse dal gruppo di serial killer operanti nella provincia di Varese, noti come le Bestie di Satana.

Bestie di Satana, gruppo grottesco e violento di giovani senza scrupoli

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Elisabetta Ballarin (Foto Ansa) YESLIFEMAGAZINE.IT

Mariangela Pezzotta fu uccisa perché, in quanto ex fidanzata di Andrea Volpe, sapeva troppe informazioni riguardo alcuni omicidi commessi dal ragazzo e dal gruppo di sbandati di cui faceva parte. Tra il 1998 e il 2004 Andrea Volpe, Nicola Sapone, Paolo Leoni, Mario Maccione, Pietro Guerrieri, Marco Zampollo, Eros Monterosso ed Elisabetta Ballarin si macchiarono, inoltre, dell’uccisione di Chiara Marino e Fabio Tollis, del relativo occultamento di cadavere, e di aver indotto al suicidio Andrea Bontade. Si ritiene che i loro nomi siano collegati ad altri omicidi rimasti irrisolti commessi nella stessa zona per un totale di 18 casi.

Anche Fabio Tollis, Chiara Marino e Andrea Bontade facevano parte del gruppo di “amici pericolosi”, dediti alle droghe e ai riti satanisti. Tuttavia, avevano intenzione di uscire dal gruppo. Per questo motivo il branco decretò che fossero meritevoli di morire. I membri delle Bestie di Satana avevano scavato una fossa profonda quasi due metri nei boschi di Mezzana Superiore. É lì che Tollis e la Marino vennero condotti e uccisi barbaramente a coltellate.

Ipocritamente, quando si diffuse la notizia della sparizione dei ragazzi, i killer fecero finta di collaborare attivamente alle ricerche, distribuendo volantini con le fotografie degli amici e rilasciando interviste anche al noto programma televisivo “Chi l’ha visto?”, dichiarandosi molto preoccupati. Andrea Bontade era reo di essersi tirato indietro dall’omicidio di Tollis e della Marino. Fu indotto al suicidio con la frase “se non lo fai tu lo facciamo noi”. Il giovane, dopo aver assunto stupefacenti, si schiantò conla sua auto contro un muro e morì sul colpo.

Le condanne dei killer

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Mario Maccione (Foto Ansa) YESLIFEMAGAZINE.IT

Questi furono i provvedimeti presi. Andrea Volpe  fu condannato a 20 anni di reclusione (ha frequentato in carcere  il corso di laurea in Scienze filosofiche e dell’educazione e si  è convertito al cattolicesimo). Nicola Sapone si prese un doppio ergastolo e isolamento diurno per 18 mesi. Paolo Leoni è stato condannato all’ ergastolo e all’isolamento diurno per 9 mesi. Mario Maccione ricevette una condanna a 16 anni (ha scritto un libro sull’esperienza dal titolo “L’inferno tra le mie mani”) mentre Pietro Guerrieri a 12 anni e 8 mesi. Marco Zampollo ha ricevuto 29 anni e 3 mesi di ondanna. Infine, Eros Monterosso sta scontando 27 anni e 3 mesi ed Elisabetta Ballarin 26 anni (si è laureata in Didattica dell’arte, è uscita dal cercere e ha ricevuto il perdono della famiglia Pezzotta).

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