Pigiama party finito in tragedia: 17enne assume ecstasy e muore

Trasferita d’urgenza in ospedale, la vittima non ce l’ha fatta: convinta dalle amiche, la giovane aveva assunto una pasticca di ecstasy.

assume ecstasy e muore
Ecstasy (Pixabay) yeslifemagazine.it

Drammatica notizia dal Regno Unito: un pigiama party tra adolescenti è finito in tragedia. A riportare la notizia il noto tabloid britannico Daily Mirror. Doveva essere una normale festa tra ragazze liceali, ma la serata si è conclusa con un epilogo tanto inatteso quanto tragico: una 17enne è deceduta dopo aver assunto una pasticca di ecstasy.

Conosciuta altrimenti con la sigla MDMA, l’ecstasy è la droga più comune tra i minorenni: si tratta di una sostanza psicoattiva molto pericolosa, con effetto stimolante e allucinogeno sulle funzioni neuro-cognitive dell’individuo. Il suo consumo, anche contenuto, altera le regolari funzioni del sistema nervoso provocando gravi disturbi neuro-psichici e, nel peggiore dei casi, morte.

Secondo quanto riporta il sito ufficiale del Centro di Recupero della Tossicodipendenza e dell’Alcolismo, la prevalenza della metilenediossi-metanfetamina tra i giovani è ancora oggi molto evidente ed è spesso protagonista di serate in discoteca o durante party di differente tipologia.

Convinta dalle amiche, 17enne assume una pasticca di ecstasy e muore:

 

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La tragedia si è verificata la scorsa estate nel West Yorkshire, nel Regno Unito. La vittima è Lila-Grace Smith, studentessa della North Halifax Grammar School Keighley Secondo quanto riporta il Mirror, la 17enne era una studentessa modello. Amava la musica e lo studio: dopo la scuola, dedicava il suo tempo libero alternando le lezioni di piano al lavoro part-time come cameriera.

La ragazza è stata dichiarata morta il 4 giugno 2021 dai paramedici dell’ospedale. Le dinamiche della sera precedente sono riportate da Hull Live: stando a quanto si apprende dalla fonte ufficiale, le tre ragazze avevano deciso di trascorrere la serata in casa quando, intorno alle ore 23:00, le due amiche di Lila hanno chiamato uno dei loro fidanzati per soccorrere Lila. Nonostante i tentativi di rianimazione cardiopolmonare e la corsa in ospedale, per la 17enne non c’è stato nulla da fare.

Eravamo a conoscenza delle sue serate a casa delle sue amiche – ha confessato la madre di Lila Emma Hargreaves al giudice – diceva che beveva qualche drink […] non eravamo preoccupati [… iniziammo a preoccuparci] quando ha iniziato a parlare di droghe […] ha rivelato che le sue amiche le assumevano regolarmente. Lei non le aveva mai prese.”

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