Delitto di Giarre: come l’omicidio di due giovani portò alla più grande rivoluzione LGBTQ+ in Italia

Delitto di Giarre. L’omicidio di due giovani avvenuto in provincia di Catania destò tanto scalpore da diventare una pietra miliare per i diritti della comunità LGBTQ+

Delitto di Giarre Fondazione Arcigay
Diritti LGBTQ+ (Foto da Canva) YESLIFEMAGAZINE.IT

Delitto di Giarre: i fatti

Ci troviamo in Sicilia. É il 31 ottobre del 1980. L’affermazione dei diritti della comunità LGBTQ+ è un percorso in divenire, assistiamo ancora oggi a discriminazioni, risatine e ingiustizie nonostante i passi compiuti. Immaginate cosa potesse voler significare essere omosessuale 43 anni fa nel nostro Paese. Lo sapevano benissimo le due vittime del delitto di Giarre, Giorgio Agatino Giammona (25 anni) e Antonio Galatola (15 anni), scomparsi dalle loro dimore e trovati morti due settimane dopo, mano nella mano. Il loro torto? Amarsi. 

Furono fatti fuori entrambi con un colpo di pistola alla testa. In paese si sapeva della loro relazione tanto da essere indicati con il termine dialettale “i ziti”, ossia “i fidanzati”. Era chiara la matrice omofoba del reato. Il duplice omicidio destò interesse mediatico tanto che giornalisti e telecamere seguirono la vicenda, rendendola un caso di risonanza nazionale.

Le conseguenze “positive” del duplice omicidio

Delitto di Giarre Fondazione Arcigay
Giorgio Agatino Giammona e Antonio Galatola (Foto da Instagram) YESLIFEMAGAZINE.IT

Non si arrivò mai all’individuazione di un vero e proprio colpevole. Le indagini indicarono il 13enne Francesco Messina, nipote di Antonio, all’epoca impunibile per la sua giovane età. Si pensava che proprio per questo motivo venne incaricato dalle famiglie di uccidere i due amanti. Un’ipotesi adduce addirittura che le vittime fossero consapevoli e conniventi; preferivano morire piuttosto che vivere con la prospettiva di non poter godere pienamente del loro amore.

Il duplice omicidio, però, ebbe conseguenze positive e impensabili, i cui frutti vengono colti ancora oggi. Poco dopo, infatti, si costituì il primo collettivo dell’associazione dedita alla lotta per i diritti degli omosessuali Fuori! in Sicilia orientale. Successivamente a Palermo fu fondato l’Arcigay che da lì a poco si diffuse in tutta Italia (28 giugno 1981).

Delitto di Giarre Fondazione Arcigay
Arcigay (Foto da Instagram) YESLIFEMAGAZINE.IT

Anche le donne femministe lesbiche si riunirono nel primo primo collettivo siciliano che portasse avanti i loro valori con il node de “Le Papesse”. Il delitto di Giarre,  nonostante la sua tragicità, segnò di fatto un punto di svolta, una pietra miliare, per la nascita del movimento omosessuale italiano contemporaneo.

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