Liliana Resinovich: perché la Procura chiede l’archiviazione del caso

Il giallo di Trieste non trova altra conferma oltre l’ipotesi del suicidio. La teoria è riportata nelle 9 pagine della Procura locale insieme alla richiesta di archiviazione del caso. 

liliana resinovich archiviazione
Giallo di Trieste (Ansa) yeslifemagazine.it

Al giorno d’oggi, non vi sarebbe più alcun dubbio in merito al caso di Liliana Resinovich. Secondo la Procura di Trieste, la morte della 63enne di Trieste ha carattere intenzionale: il 14 dicembre dello scorso anno Liliana Resinovich si sarebbe volontariamente allontanata di casa per suicidarsi.

A oltre un anno dal rinvenimento del cadavere, il 5 gennaio 2022, il giallo della 63enne triestine sembrerebbe volgere al termine. La decisione arriva nelle 9 pagine di motivazioni in cui lo scorso martedì, 21 febbraio, la Procura locale ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta al gip.

Il cadavere di Liliana era stato ritrovato avvolto in sacchi di plastica all’interno di un parchetto di un ex ospedale psichiatrico del quartiere di San Giovanni, Trieste, a pochi passi dall’abitazione della donna. Secondo quanto conferma l’ipotesi della Procura il giorno della sua scomparsa, la pensionata si sarebbe tolta la vita.

Caso Liliana Resinovich, suicidio: le 9 pagine di motivazioni della Procura di Trieste

Giallo di Trieste: la nuova ipotesi
Liliana Resinovich (Ansa) yeslifemagazine.it

Dalla scoperta della salma all’avvio, con leggero ritardo delle indagini. Inchiostro su inchiostro, il fascicolo aperto contro ignoti troverà riporterà gli avanzamenti delle indagini attraversi diversi esami e analisi irripetibili. Nonostante gli avanzamenti in campo, la teoria prevalente ha sempre spostato l’ago verso l’ipotesi suicidaria.

Il suicidio non ha mai convinto i famigliari di Liliana Resinovich; a partire dallo steso marito – Sebastiano Visintin – e l’amico di vecchia data e amante – Claudio Sterpin; eppure, l’ipotesi primeggia sull’alternativa del femminicidio. La conferma arriva nelle 9 pagine presentate al gip, dove la Procura di Trieste chiede l’archiviazione del caso.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Alessandro Nidi (@alessandronidi)

Secondo quanto si legge nelle 9 pagine della Procura, Liliana Resinovich, decisa a suicidarsi, si sarebbe volontariamente allontanata dalla propria abitazione di via Verrocchio, nel quartiere triestino di San Giovanni. Nel documento ufficiale si ripercorre l’ultimo giorno di Liliana, il 14 dicembre 2021.

Le ricostruzioni partono dalla mattina; riportando con precisione l’elenco degli orari, dei fatti e degli incontri che la 63enne triestina ha vissuto in quella distanza minima di due chilometri che separano la sua casa e l’area boschiva dell’ex ospedale psichiatrico; a pochi passi dal Carso.

 

Impostazioni privacy