Orrore nel bosco, cadavere fatto a pezzi e ovuli di cocaina: 4 arresti

Conclusa l’operazione condotta dal Comando provinciale dei Carabinieri e dalla Questura della Spezia: quattro persone sono state arrestate.

Orrore nel bosco, cadavere fatto a pezzi
Carabinieri La Spezia (Ansa) yeslifemagazine.it

Risolto il giallo relativo al rinvenimento di resti umani insieme ad alcuni ovuli di cocaina all’interno di un bosco La Spezia. A riportare l’informazione, L’Ansa. Il macabro rinvenimento risale a un anno fa: il cadavere fatto a pezzi era stato rinvenuto nell’area boschiva di monte Parodi a febbraio dello scorso anno.

L’inchiesta fu avviata dalla scoperta di un teschio insieme ad altri resti in decomposizione da parte di un passante durante un’escursione nell’area insieme ai suoi cani. In seguito fu appurato che si trattava del corpo di un corriere deceduto a causa dello scoppio degli stupefacenti che aveva precedentemente ingerito. Le dinamiche della morte sono chiare su tutte le pagine dei principali media nazionali.

Stando a quanto si apprende dalle fonti, il corriere è morto per lo scoppio delle sostanze ingerite; la salma è stata in seguito smembrata dai trafficanti di droga per recuperare la sostanza. A un anno di distanza dai fatti, questo venerdì, 10 febbraio, l’indagine si è conclusa con 4 arresti.

4 arresti con l’accusa di vilipendio e occultamento di cadavere: tra le accuse anche importazione, detenzione e spaccio di stupefacenti.

Orrore nel bosco, cadavere fatto a pezzi
Carabinieri La Spezia (Ansa) yeslifemagazine.it

Si è conclusa oggi l’indagine relativa al ritrovamento del cadavere fatto a pezzi in un bosco alle spalle di La Spezia. A risolvere il caso freddo la Questura insieme alla squadra investigativa del Comando provinciale dei Carabinieri locale. Il giallo si è chiuso con la messa in custodia cautelare di 4 persone.

Il provvedimento è stato emesso dall’autorità giudiziaria: gli indagati sono stati arrestati con l’accusa di vilipendio e occultamento di cadavere, da aggiungere alle accuse di importazione, detenzione e spaccio di stupefacenti. Gli accusati sono quattro cittadini di nazionalità sudamericana, la stessa della vittima.

 

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I fatti risalgono con alta probabilità a oltre due anni fa, ma l’apertura del fascicolo risale al mese di febbraio dello scorso anno, data della scoperta dei resti umani da parte di un escursionista.

La polizia scientifica individuò tracce di ovuli di cocaina, dettaglio che indirizzò le indagini nel mondo del traffico di stupefacenti. La maxi operazione ha chiesto la mobilitazione e collaborazione di 60 unità tra poliziotti e carabinieri.

 

 

 

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