Nuovo gioco per gli amanti dei test visivi che stavolta ha come protagonista un gatto, attenzione però perchè non tutti ce la fanno! Secondo le indagini compiute, pare che appena il 10% delle persone intervistate ce l’abbia fatta.
QI, com’è il tuo Quoziente Intellettivo?
Si sente spesso parlare di QI, ovvero di Quoziente Intellettivo, un indicatore numerico che rivela il singolo funzionamento cognitivo. Il valore che ne deriva è poi confrontato con persone dello stesso sesso e con lo stesso bagaglio culturale di appartenenza. Il concetto di quoziente intellettivo è stato codificato per la prima volta nel 1912 da William L. Stern. In particolare si ottiene dal rapporto tra età mentale (EM) e l’età cronologica (EC), moltiplicato poi per 100 (Q.I.= EM/EC x 100), il punteggio va da 85 a 115 e la media si intende a 100. Il test visivo che andiamo a proporvi oggi prevede che solo chi ha un quoziente superiore al 100 possa riuscire facilmente a risolverlo. Ci provate?
Test visivo, trova il gatto: ce la fai?
Provate ad osservare l’immagine qui sopra e fare attenzione ai vari dettagli presenti: si tratta di una stanza con vista sulle finestre illuminate dal sole, ed un parchetto con alberi e panchine sottostanti. In primo piano un appoggino con cuccia per il gatto, un tiraunghie ed una coperta color verde acido il cui riflesso si specchia sul muro dietro irradiando tutta la stanza.
Pare incredibile che ci sia un gattino nascosto in questo spazio eppure se si guarda con attenzione si può individuarlo. Non tutti ce la fanno subito, infatti che solo il 10% delle persone ce la faccia senza aiuti. Eppure però se ponete l’attenzione sui dettagli ed evitate di focalizzarvi solo sull’idea dell’animale nella sia interezza potete avere presto la soluzione. Se invece proprio non ce la fate proseguite con la lettura dell’articolo per capire dove si è nascosto.
Ebbene sì, non si vede il gatto nella sua interezza ma solo tramite le pupille illuminate che risplendono da sotto la coperta che ne nasconde il corpo. Chi ha un QI molto alto infatti non ha problemi nell’isolare i singoli elementi grafici presenti nell’immagine e a cogliere al volo le piccole sfumature che propone, compreso il piccolo intruso che a molti ha dato una bella “gatta” da pelare.