Sarebbe una vera carneficina in tutta l’Europa e il mondo. Una guerra nucleare scatenerebbe un numero di vittime da brivido. Lo studio dimostra perchè.
Un disastro umano e la fine, probabilmente, di una parte della vita sulla Terra. Si tratta di uno studio che ha elaborato uno scenario in cui scoppiasse una bomba atomica. Una valutazione drammatica che fa calcoli su un’ipotesi.
Lo studio Iriad ha utilizzato il modello di scenario elaborato da Alex Wallerstein e applicato all’Università di Princeton. Si tratta di un’ipotesi che allarma la popolazione. Nelle prime ore di un possibile conflitto atomico i morti arriverebbero, in poche ore, a 34 milioni di persone.
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Lo scenario ipotizzato vedrebbe coinvolte i russi a ricorrere alle armi nucleari infrangendo il “primo uso” che trattiene le potenze nucleari. Si tratta di un’azione che scatenerebbe un conflitto nucleare.
Secondo quanto riporta Leggo, il Presidente di Archivio Disarmo che ha condotto lo studio, ha presentato i suoi scetticismi legati all’attuale politica condotta nei confronti del conflitto russo-ucraino. Con l’intensificazione di un’escalation nucleare si tratterebbe poi di utilizzare oltre le testate tacchi anche quelle a medio raggio, che superano i 500 km.
Conseguenze catastrofiche, quindi, che coinvolgerebbero l’intero Pianeta. Anche in Italia, dove sono presenti basi aeree e navali e comandi Nato, potrebbero esserci obiettivi sensibili agli attacchi.
Tra le prime, identificate dallo studio Iriad ci sarebbero quelle di Ghedi, in provincia di Brescia e Aviano, in provincia di Pordenone. Si tratta di circa 40 testate nucleari. Secondo la simulazione pubblicata online gli obiettivi provocherebbero almeno 55 mila morti e 190 mila feriti. Francesca Farruggia, segretario generale di Archivio Disarmo ha commentato:
Prevedere lo scenario peggiore non significa contribuire a determinarlo ma, al contrario, contribuire a prevenirlo
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