Quante chiamate di telemarketing riceviamo settimanalmente? Decine. Siete stanchi di riceverle? Per risolvere questo fastidioso problema basta un click e inserire i propri dati
Comunicazioni di telemarketing: quante ne riceviamo settimanalmente? Un numero spropositato che a volte ci fa davvero infuriare. Sembra che ci sia proprio una capacità straordinaria di coglierci sempre nei momenti meno opportuni o di illuderci perché in attesa di altre chiamate più importanti.
Se da un lato c’è qualcuno che gradisce l’idea di essere informato su varie offerte con questa modalità, altri utenti trovano che sia davvero fastidioso. Esiste un modo semplicissimo per evitare ulteriori contatti, senza dover scaricare alcuna applicazione o perdere tempo rimbalzando da un sito all’altro. Scopriamo come fare.
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Registro pubblico delle opposizioni: il modo semplicissimi per evitare telemarketing aggressivo
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Il Ministero dello sviluppo economico ha messo a disposizione il registro pubblico delle opposizioni (RPO). É un servizio gratuito che impedisce l’uso dei nostri dati personali e del nostro numero di telefono, sia fisso o mobile, per promozioni commerciali.
É possibile registrarsi dallo scorso 27 luglio. Basta cliccare QUI . Si aprirà il sito apposito per potervi registrare. Come specificato, gli operatori dei call center sono obbligati a consultare mensilmente il registro pubblico delle opposizioni (RPO) e verranno evitati i cittadini che hanno espresso la volontà di non voler essere contattati.
Ci si può iscrivere attraverso tre modalità: telefono, web ed email.
- Chiamando il numero verde 800 957 766 in caso di utenze fisse o il numero 06 42986411 in caso di telefoni mobili;
- Compilando il modulo scaricabile QUI e inviarlo una volta compilato all’indirizzo iscrizione@registrodelleopposizioni.it .
- Gestendo l’iscrizione tramite web QUI inserendo manualmente le proprie credenziali o accedendo tramite SPID (Sistema Pubblico di identità Digitale).
Possiamo essere sicuri di non ricevere, dunque, telemarketing indesiderato? La risposta è “non proprio”. Potremmo essere ancora contattati dalle aziende con cui abbiamo sottoscritto un contratto e di cui siamo clienti (ad esempio operatori telefonici, aziende di gas, luce e acqua) o con cui abbiamo chiuso il contratto da non più di 30 giorni.
Inoltre, se dopo l’iscrizione al RPO diamo il consenso ad essere ricontattati da un’azienda inserendo i nostri dati su un form internet per una offerta commerciale, non ha più valore la parola precedente e potremmo essere chiamati. Sarà sufficiente rinnovare l’iscrizione al RPO.