Melike Gun Kanavuzlar era un’adolescente di soli 15 anni, caduta dal tetto di un edificio in Turchia. A quanto pare stava scattando dei selfie quando ha perso l’equilibrio
Morire per un futile motivo, in questo caso un selfie. Non è la prima volta che accade. Questa volta la vittima è una ragazzina di soli 15 anni di nome Melike Gun Kanavuzlar.
La giovane adolescente si trovava al quarto piano di un edificio. Nel tentativo di afferrare il proprio cellulare, caduto mentre stava realizzando un autoscatto, avrebbe perso l’equilibrio, precipitando al suolo. La scena è stata ripresa da alcune telecamere di sicurezza della zona, riprendendo il momento del fatale impatto.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE —> Famoso musicista incastrato per l’omicidio della moglie. La verità portata nella tomba
Morta per una caduta mentre stava scattando un selfie: il tragico destino della giovane Melike Gun Kanavuzlar
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE —> Agricoltore muore mentre è al lavoro: attacco fatale di uno sciame di vespe
Le scene dell’impatto al suolo della 15enne Melike Gun Kanavuzlar hanno fatto il giro del mondo. A riprenderle sono state alcune videocamere di sicurezza poste nell’area antistante l’edificio da cui è precipitata. Il fatto tragico è avvenuto in una città chiamata Ortaca nella provincia di Mugla, nella Turchia occidentale.
Secondo molteplici media stranieri tra cui il New York Post, The Mirror, e il Daily Nation Pakistan, lo scorso 12 ottobre la ragazza stava scattando una serie di selfie quando il suo cellulare è caduto. Per recuperarlo si sarebbe sporta più di quanto opportuno, perdendo l’equilibrio e facendo un volo di quattro piani, finendo sul marciapiede sottostante.
L’angosciante clip che riprende il momento fatale dura circa 11 secondi. É visibile anche un uomo che passeggiva proprio in direzione del punto in cui si è schiantata la povera Melike. Si mette le mani ai capelli per l’orrore a cui ha assistito. Sarebbe stato lui a chiamare immediatamente i soccorsi.
La 15enne è stata portata nell’ospedale statale in condizioni critiche, prima di essere trasferita in un’unità di terapia intensiva nella città di Mugla. Il suo calvario è durato 18 giorni. Purtroppo, a causa della gravità delle ferite riportate, non ce l’ha fatta. Lo scorso 30 ottobre sono stati celebrati i suoi funerali.